sabato 15 dicembre 2007

lascivia si è sdoppiato in due persone

uno bellissimo, che conosco solo di vista
e uno che invece è proprio lui ma è diventato un po' brutto, semi-grasso e con i brufoli
parlo col lascivia-brutto di come fare a recuperare il sè stesso fico

comunità di senza tetto in riva al fiume, in una città che potrebbe essere torino
vivo in una casa identica a quella di bologna, ma ci abitano altre sette persone, con abitudini pazzesche e traffici strani tipo contrabbando
provo frequentemente il desiderio di ucciderne almeno un paio

venerdì 14 dicembre 2007

miriam mi chiede di baciarla

eseguo

venerdì 30 novembre 2007

capodanno

sono da qualche parte in europa e c'è anche lasci
non è ancora buio, o forse non verrà buio per niente anche se sta arrivando mezzanotte

è tutto molto tranquillo e rilassante, non c'è nemmeno il solito scazzo del capodanno
ma lasci a un certo punto si gira verso di me e mi bacia
io ormai ho imparato a non fidarmi e sto un po' sulle mie, però insomma, sembra molto convinto, quindi dopo un po' ricambio

ci baciamo per un sacco di tempo
è ovviamente il bacio più bello del mondo ecc ecc

quando ci stacchiamo lui prende per mano una svedese qualsiasi che passa di lì e se ne vanno insieme

io mi alzo dalla panchina su cui eravamo seduti e inizio a camminare, dirigendomi verso la campagna

l'orizzonte diventa di un colore strano, come d'alba, vagamente inquietante
ho l'impressione che stia per cadere un meteorite stile estinzione dei dinosauri, o qualcosa del genere

dal cielo arriva uno stormo di palloncini
sono enormi, sembrano i personaggi di mario party 8 quando si trasformano in sfere
qualcuno mi fa notare che si tratta degli animali della terra, tipo arca di noè, che per salvarsi dal cataclisma hanno deciso di trasformarsi e volare via

scendono di quota, si avvicinano a me

ci penso su un attimo, poi volo via con loro

sabato 24 novembre 2007

situazione a metà tra l'università e il liceo
devo dare gli ultimi due esami, che però si configurano come interrogazioni/compiti in classe

affronto e supero indenne lo scoglio di storia dell'arte rinascimentale, ma all'improvviso appare il prof di chimica e mi dice di seguirlo, che mi porta subito a fare l'esame scritto
io non ho nemmeno aperto il libro, pensavo di ripassare nei due giorni dopo rinascimentale
panico, per quanto possa entrare nel panico per uno scritto di chimica di cui non mi importa nulla se non fosse per una questione di orgoglio

fatto sta che non so proprio nulla
per un folle momento mi viene in mente di nascondermi dei bigini addosso, poi mi rendo conto che anche volendo non ho il tempo di prepararli, e non ho idea di cosa dovrei scriverci sopra

il prof mi porta in classe, mi fa sedere nel mio banco (quelli di legno col piano verde acqua tipo formica e il buco per la boccetta di inchiostro, residuati bellici da scuola elementare/media retrò) e mi da il foglio con le domande

devo scrivere una formula che riguarda l'idrossido di bario e la sua trasformazione in non so che contesto
mi guardo intorno nella speranza di riuscire a copiare da qualcuno dei miei compagni


ellissi


sempre a scuola, ma situazione rilassante, tipo inizio dell'ora di religione o di matematica
accendo il mangianastri al mio fianco per sentire un po' di musica con miriam
la prof mi riprende
faccio la finta tonta
mi chiede cosa sto ascoltando
le rispondo 'una musicassetta'
ci mettiamo a disputare sul termine 'musicassetta'

poi la prof ci distribuisce il compito del giorno: dobbiamo scrivere qualcosa a proposito della verginità (dev'essere proprio l'ora di religione), nello spazio bianco riservato alla firma sul retro delle nostre carte di credito
i miei compagni si mettono a scrivere tranquillamente, ma io ho molto da dire, vorrei trattare il tema dal punto di vista storico riferendomi alla divisione nubile/maritata/vedova e alla considerazione delle vergini come soggetti costantemente in pericolo e da salvaguardare nel rinascimento che ho appena studiato per storia delle donne, ma non c'è spazio e la cosa mi manda in crisi
lascivia mi vuole scopare

io non sono assolutamente preparata all'evento, tra l'altro ho le mestruazioni
e come prima volta con lui mi parrebbe un po' splatter, speravo in qualcosa di più romantico

ma lasci non vuole sentir ragioni, ha proprio deciso di farlo, hic et nunc

siamo in uno spazio neutro, stanza dalle pareti bianche, giaciglio bianco, nessun dettaglio da segnalare, solo questo tizio molto bello sopra di me che non pensavo mi sarei mai trovata a poter rifiutare

mentre faccio queste considerazioni tra me e me lascivia ha tirato fuori il pisello
è la prima volta che lo vedo, e devo dire che è molto carino, perfettamente in stile con il suo possessore: piuttosto lungo, non eccessivamente spesso, direi quasi chic.. nei limiti del possibile per un organo del genere, ovviamente

sono combattuta

domenica 18 novembre 2007

raduno di zhi a lodi, sta per iniziare

ritrovo al belgiardino, lungo l'adda
attracca una barca a vela proveniente da alghero da cui scendono wasko e il di lui fratello minore, liceale sui 16 anni dall'aria molto tenera, una via di mezzo tra looza e enialis

poi arrivano altre persone, eventi confusi, gente che dorme nel retro di una pizzeria

si scopre che wasko è fidanzato con laura palmer

dopo averlo saputo mi sento pienamente autorizzata a puntare il fratellino

mercoledì 14 novembre 2007

scopro foto che mi ritraggono, infante, accanto ad un altro bebè che sembra la mia fotocopia
in effetti sulle prime penso si tratti di un fotomontaggio di due foto mie

poi mamma mi rivela che in realtà ho una sorella gemella omozigote segreta, che i miei hanno dovuto dare in adozione quando siamo nate perchè non avevano abbastanza soldi per crescere entrambe

sono un filo agghiacciata, ma anche eccitata all'idea di avere una sorella identica a me da qualche parte, e prego i miei di portarmi da lei al più presto
c'è il gay pride e nello stesso giorno una processione del vaticano

furibonde polemiche nei giorni precedenti

vado al gay pride: in testa alla manifestazione un gruppo di trans molto eleganti

a un incrocio si incontra il nostro corteo con quello del vaticano, con ratzinger davanti

si temono scontri

c'è una fontana di marmo nello spiazzo, tipo fontana di trevi
il papa guarda i trans, si avvicina al più vistoso (che è vestito con un tubino di satin rosa très chic), lo prende per mano e lo conduce alla fontana
lei si arrampica sulla statua centrale e si accomoda semidisteso su una cornice di marmo
ratzinger si piazza subito al di sotto, in piedi, ieratico ma sorridente, formando col trans un delizioso tableau vivant su sfondo marmoreo

scatto foto, i flash di tutti i reporter immortalano l'evento nel clamore generale

martedì 30 ottobre 2007

sono con soriana, nico e gabriel su un declivio erboso
è notte, ma credo ci sia la luna piena perchè si vede bene
so che non dovremmo trovarci lì, per qualche motivo ci è stato proibito
ci caliamo in una buca nel terreno, che porta ad una stanza sotterranea
o forse è da lì che siamo arrivati sul prato
ci sono altre persone nel sottosuolo, invisibili ma complici, che ricordano vagamente la gente delle feste in porta santo stefano
facciamo parte o comunque siamo affiliati a un qualche tipo di organizzazione segreta, e siamo lì per cercare di evocare qualcosa credo
io e soriana iniziamo a ballare sotto la luna come fossimo menadi
il rito è cominciato

mi sveglio

penso che sia proprio un bel sogno da raccontare, poi mi metto a vedere un film
il film ha un titolo che non riesco a ricordare, ma è composto di più parole tra cui una che inizia per A, e contiene un'indicazione di quantità
il film si rivela la versione cinematografica del mio sogno

sono molto impressionata dalla coincidenza, e dato che devo andare a trovare lascivia decido di portarmi il dvd con me per mostrarglielo

con lasci sono in una stanza che somiglia vagamente alla casa di bologna, ma è costituita solo da un telo per proiezioni cinematografiche e un materasso con coperte, sotto cui ci infiliamo dopo aver fatto partire il film

il film narra la storia di ragazzi che frequentano un college negli anni 50, e vengono portati in vacanza da qualche parte in mezzo alle foreste
o forse quella è semplicemente la sede estiva delle lezioni
fatto sta che gli studenti conoscono quei luoghi, e le varie parti del college sono spalmate in diversi piccoli paesi poco distanti l'uno dall'altro, ma raggiungibili solo attraversando il bosco, a piedi o con delle jeep su cui si muovono le guardie forestali

di notte c'è il coprifuoco, e bisogna rientrare tutti nei dormitori
ma un gruppetto di ragazzi decidono di trascorrere una notte fuori per svelare i segreti di una misteriosa grotta che si trova al di sotto della foresta e pare abbia il potere di evocare creature magiche
io faccio parte di quel gruppo
raggiungiamo il paese più vicino nel pomeriggio, riuscendo ad eludere la sorveglianza delle guardie forestali
quando cala il buio, ci addentriamo tra gli alberi per raggiungere la grotta e dare inizio al rito

ma il cunicolo che collega la grotta al prato sotto la luna non è vuoto come nel mio sogno: corpi putrefatti ci vengono incontro dall'oscurità, lenti ma inesorabili. non c'è modo di aggirarli, non ci resta che voltarci indietro e iniziare a correre

mi giro verso lasci, e gli chiedo se il film gli stia piacendo
lui ha qualcosa del tizio che mi ha baciato sabato notte, e mi guarda con una faccia strana, a lungo, prima di confessarmi che quello è in realtà il suo film preferito
sono sconcertata dall'ennesima coincidenza (anche perchè si tratta chiaramente di un film vecchio e sconosciuto ai più), comunque continuiamo a guardarmi mentre indietreggio nel tentativo di sottrarmi ai cadaveri
io torno a stendermi su un fianco, dando le spalle a lasci

lo sento muoversi dietro di me, e lentamente passarmi un braccio attorno alla vita, stringendomi a sè
non oso voltarmi, ma sollevo una mano all'indietro, e gli carezzo i capelli passandogli le dita attraverso

lascivia si allontana da me

giovedì 18 ottobre 2007

troppe cose da fare e ansia di non farcela

vado da lucco per la tesi e mi dice che devo recitare tra un paio di giorni in una specie di sacra rappresentazione organizzata dall'oratorio di santa maria del sole

nel frattempo mi presento a un appello, e incrocio flx, bovati e il della che vanno a fare il test per l'hiv, perchè in effetti siamo in un ospedale
gli dicono che i risultati arrivano in quattro giorni
flx attacca un pupazzetto di bart simpson sullo stipite della porta come simbolo scaramantico
bart simpson è fatto di pezza e si regge con delle strisce di velcro
l'infermiera dice al della che potrebbe avere l'epatite c, ma probabilmente no

poco dopo mi trovo a salire in una soffitta enorme, circolare, col pavimento di legno, completamente buia, insieme a gente di zhi

abbiamo delle spade laser in mano, e in quel buio totale è divertentissimo usarle
è un pvp molto amichevole comunque

mi sposto verso il fondo della sala, e trovo xenophobia
mi avvicino per parlargli, ma lui mi dice 'ho appena fatto una puzzetta' e mi suggerisce di allontanarmi, così vado a chiaccherare con wasko, che si è seduto dalla parte opposta della soffitta e si sta riposando

i personaggi del raduno però cambiano, ed è di nuovo ifsv
riecco flx, bovati e il della
nudi, stavolta
come me e miriam, che è semidistesa addosso a me
penso 'speriamo che wasko non ci veda, si scandalizzerebbe'

comunque mi accorgo che miriam ha il pisello
ma è sicuramente miriam, tutto il resto corrisponde
penso 'che sorpresa'
ma gli altri non sembrano turbati da questo particolare e si comportano come se nulla fosse, quindi decido di adeguarmi, anche se devo ammettere che sono un po' delusa

interviene fuori campo la voce del papà di miriam, che ci parla della riforma del welfare

ora sono in una biblioteca dell'università, che però sembra un po' la biblioteca di lodi, è molto piccola e intima, al posto dei tavoli ci sono divani e poltrone
ho di nuovo paura di non farcela a preparare tutti gli esami, la tesi e pure la mia parte nella sacra rappresentazione di lucco
finisco per addormentarmi, stanchissima, sulla poltrona dove cercavo di studiare

arriva sera, la biblioteca sta chiudendo e mi sveglia il rumore delle persone che se ne vanno

merda, avevo appuntamento con lascivia
mentre sono lì che cerco di svegliarmi un ragazzo molto carino mi si avvicina con l'aria di volermi parlare.. ha i capelli mossi ma non troppo, sembra molto dolce

ma in quel momento arriva lasci, e il ragazzo carino si allontana quando lo vede venire verso di me. lasci dice che mi ha aspettato per ore fuori dalla biblioteca, e io mi scuso e gli spiego che mi ero addormentata

usciamo insieme nella sera d'inverno

mercoledì 17 ottobre 2007

situazione tipo campus universitario, un po' america

uno dei nostri professori, uno scienziato, viene screditato dai colleghi perchè pare che oltre ad avere teorie bizzarre posi anche per foto porno. assomiglia a rocco mazzeo, e noi siamo un po' dispiaciuti per lui perchè non ci pare il caso di discriminare la gente in base alle foto che si fa fare

studiamo chimica all'aperto, su delle panchine in un parco, leggera ansia da esame imminente
un bambino, forse figlio del prof, girella per il prato sul suo triciclo

poi nel bagno di casa di soriana e nicola
ci siamo io, soriana e sara
io indosso delle calze a rete e sara si diverte a passarci le unghie sopra, visto che si stanno rompendo tutte e lei sembra felice di contribuire al processo di distruzione

a un certo punto sento qualcuno che mi sfiora il collo con un bacio, da dietro
sono sicurissima che sia soriana, ma sono anche molto in imbarazzo e non voglio fare figuracce, quindi mi giro apostrofandola con una qualsiasi frase tipo-scherzo
in realtà mi ha riempito di brividi
lei fa finta di niente, penso di aver sprecato un'occasione

poi raccolgo pezzi di unghie appena tagliate da terra, le riattacco alle mie col super attack e insieme a sara e soriana le dipingo metà di verde e metà di viola (dividendole in orizzontale)

domenica 14 ottobre 2007

in macchina con lascivia, a lodi, direzione faustina
ascoltiamo un suo cd

ad un certo punto, all'altezza di un semaforo che non penso esista più da anni, sostituito da una rotonda, parte kick it di peaches
però in questa versione non sono peaches e iggy pop a cantare, ma uno di quei gruppi che piacciono a lasci
lui sostiene che quella sia la versione originale della canzone, e quella di peaches una cover
in ogni caso è molto bella

domenica 7 ottobre 2007

è il mio compleanno

ho organizzato una festa invitando tutti, ma proprio tutti.. anche persone che non sapevo di conoscere in effetti, però magari sono ex compagne del corso di danza classica di cui ho ormai perso memoria

la festa si svolge di sera, nella casa di bologna, che è ovviamente affollatissima di gente
la conti si fa promotrice delle istanze dei vicini di casa turbati dal rumore e viene a dirci di non fare baccano
lo prendiamo tutti come il rimprovero di una prof di matematica troppo buona, e continuiamo imperterriti. io però sono un po' mortificata

poi con lascivia abbandoniamo la festa perchè lui deve andare e io lo accompagno
le strade sono quelle di lodi, e in via san francesco troviamo barbara, con una canottiera verde acqua e dei pantaloni bianchi attillati, che evidenziano una evidente mancanza di mutande

ci fermiamo a parlare con lei, e quando se ne va lasci mi dice che miriam è una gran figa, ma forse forse barbara la batte, manifestando l'intenzione di farsele entrambe, prima o poi
io sono gelosa, anche se non so bene di chi, probabilmente di tutti e tre, e dico a lasci che barbara è stata il mio primo amore e di non pensarci neppure

colpo di scena: lascivia ha una macchina, con cui si offre di riaccompagnarmi a casa. mi guardo bene dal dirgli che abito a 200 metri in linea d'aria da dove ci troviamo e salgo con lui
è notte fonda, lasci mi dice che deve sbrigare un paio di commissioni vicino casa mia e imbocca di filato il ponte dell'adda
mi astengo dal fargli notare che abito sulla sponda opposta
dopo svariati chilometri di ponte arriviamo nell'equivalente del quartiere revellino, che però ha un'atmosfera da sobborgo di film di lynch
lasci mi chiede dove sia casa mia, e a quel punto gli dico che sta da tutt'altra parte, quindi si rassegna a portarmi con sè, dovunque sia diretto

raggiungiamo un parchetto immerso nell'oscurità, dove i suoi amici lo attendono. ne riconosco alcuni di quelli che erano alla sua laurea e loro mi salutano, cortesemente ma un po' distaccati
inizio a sentirmi a disagio
lasci prende da uno degli astanti una notevole manciata di erba, e inizia a preparare una canna
forse rendendosi conto del mio imbarazzo mi dice cose molto carine, e poi si leva il cappello che ha in testa (un atroce berretto da baseball, nero e logoro) e me lo regala
sono sconvolta dalla portata del gesto, visto che quel cappello è il suo segno distintivo, e lo accetto con reverenza, come fosse una specie di reliquia

ora sono felice, anche se ogni tanto passa la polizia e cerca pretesti per cacciarci dal parco, che però è un luogo pubblico e ha i cancelli aperti quindi è dura. nessuno presta attenzione alla montagna di erba ammonticchiata in un angolo, forse perchè si confonde con quella del parco

lasci ha appena acceso la prima canna quando arriva una macchina e scendono i miei genitori, dicendomi che sono le quattro di notte e sono venuti a prendermi perchè è ora di andare a casa

mi sento veramente in imbarazzo, dico ai miei che mi avrebbe riaccompagnato lui, che non c'era nessun bisogno di venirmi a prendere, che dovrebbero essere a letto a quell'ora ecc
comunque mi tocca andare con loro
vado a salutare lasci e i suoi amici, che mi offrono un tiro prima di andare, sotto lo sguardo di leggero rimprovero di papà

stiamo entrando nel cancello di casa, io sono seduta in macchina con il mio cappello-reliquia in mano, e mi dico che tutto sommato non è stato un brutto compleanno




[doverosa nota: lascivia nel mondo reale non si sognerebbe mai di andare in giro con un berretto da baseball in testa. almeno, spero]
sono uno di quei personaggi di xfiles che lavorano tipo per la nasa e devono salvare il mondo perchè sono buoni ma hanno dei superiori posseduti dagli alieni o cose del genere

il mio laboratorio supertecnologico sta a crema

io sono a lodi, e devo raggiungerlo in fretta perchè il mondo è in pericolo
solo che non ci sono autobus per crema, e io non ho la macchina
così vedo un treno merci fermo alla stazione e ci salto sopra, aggrappandomi a una specie di scaletta di ferro
il treno riparte, e io sento l'aria tra i capelli e sulla faccia
è una sensazione bellissima, e mi dico che tutti i regionali dovrebbero essere così (per fortuna è l'inizio di settembre e c'è un bel sole)

comunque il treno si ferma ad un incrocio, e ci sono delle persone sulla strada
tra queste miss perfettini, che mi vede appesa lì e corre a denunciarmi
poco più avanti il treno viene fatto rallentare e la polizia mi cerca per farmi scendere
ma io non ne ho nessuna intenzione, e con l'aiuto della maestra fulvia mi nascondo sotto un carico di fieno (che non mi è ben chiaro come faccia a non volare via)

il treno riparte e costeggia campi di mais e filari di pioppi, panorama bucolico-padano, molto intonato al mio nascondiglio in effetti

finalmente arriviamo al laboratorio supersegreto, che pur essendo supersegreto ha una stazione ferroviaria al suo interno

scendo e corro ad avvisare il capo del pericolo imminente, ma lui ovviamente non mi da retta perchè è uno arrivato da poco, arrogante e americano

a questo punto per fortuna viene in mio aiuto jack sparrow, e la fine del mondo è per il momento scongiurata
in cortile con mamma e papà
pa mi fa arrabbiare e gli do uno schiaffo
lui fa la faccia tipo indignata e me ne da due, ma piano
poi dice che non è carino non coinvolgere mamma nel gioco, e da uno schiaffettino anche a lei
poi cerchiamo di convincere mamma a ridarglielo indietro, ma è un'impresa disperata
poi io dovrei darlo a mamma ma non ne ho proprio intenzione
sono a kapikiri
un po' turista, un po' investigatore
anzichè essere un villaggio turco è una bella cittadina dall'aria nordica, con un fiume che scorre sotto il castello e resti di quello che sembrerebbe un acquedotto romano in mezzo al lago
adoro questo posto

lunedì 1 ottobre 2007

un posto un po' francese un po' toscano, in cima a una collina e raggiungibile praticamente solo a piedi attraverso sentieri

salgo fino in cima con ma, pa e francesca credo, per vedere delle stanze affrescate dal pollaiolo

ma alla biglietteria vogliono la carta d'identità per entrare, e io non ce l'ho perchè mi è stata rubata durante il sogno precedente, dove una donna cercava di introdursi in casa e io poi la rincorrevo in bicicletta sul lungo adda

così dico alla cassiera, molto francese, che ho solo la carta d'identità precedente, e ne tiro fuori una del 1998 o giù di lì. lei non vuole accettarla e litighiamo.

io decido che voglio vedere comunque gli affreschi e mi intrufolo di nascosto nelle stanze, che sono effettivamente molto belle. poi arrivano dei custodi che cercano di trascinarmi fuori, ma io mi butto a terra e faccio il peso morto come se fossi in una manifestazione per i diritti civili.

i miei cercano di ricondurmi alla ragione, ma io sono veramente offesa per l'atteggiamento che ha assunto il sistema nei miei confronti, e persisto nella mia resistenza passiva
un gioco di ruolo meraviglioso, stile d&d ma molto più tecnologizzato

ci sto giocando con lasci credo, e altre persone in una situazione tipo raduno

il gioco funziona così: scegli un personaggio, una persona reale, e decidi cosa farle fare
c'è uno schermo sul pavimento, come se fosse il tabellone di un gioco da tavolo, dove vedi il tuo personaggio in carne e ossa fare ciò che hai deciso, un po' come dirigere un film istantaneo con attori tuoi conoscenti

io decido di usare vips, e gli faccio sedurre ken.. e una volta finito con ken, decido che al prossimo turno sarà la volta di roro

è un gioco veramente divertentissimo, anche se non ho ben capito se i personaggi quelle cose le facciano realmente o si tratti solo di una simulazione molto ben fatta e verosimile
brescia, ma con la grafica di un posto collinare e di campagna
vegetazione folta ma più da pianura, un binario del treno che corre tra i cespugli sul fianco del pendio, niente case

credo di dover vedere kerson, forse ho una specie di appuntamento perchè mi chiedo come reagirà lascivia, se mi biasimerà molto ecc

ma devo già riprendere il treno per milano, il treno che passa tra i cespugli e non fa una vera e propria fermata.. rallenta quando vede passeggeri accanto al binario, e si prende al volo aggrappandosi a delle pensiline esterne

dopo essere salita il treno attraversa uno spiazzo con delle persone
mentre passiamo gli astanti mi chiedono dove sia diretto, e quando gli dico che è quello per milano iniziano a correre per saltarci sopra, lamentandosi per gli orari che cambiano continuamente

è tutto molto agreste

lunedì 24 settembre 2007

città sconosciuta, ma grafica simile al punto in cui il ponte dell'adda si immette in piazza barzaghi
davanti alle medie insomma

c'è un grande magazzino, gestito da lesbiche, che vende vestiti ma anche cose tipo sexy shop, e oggetti non identificati
però più che un'impresa commerciale è un luogo di ritrovo
io sono appena arrivata in quella città, e le lesbiche sono molto amichevoli con me
vorrei socializzare ma sono in imbarazzo come sempre quando ho a che fare con persone in carne ed ossa

fatto sta che inizio a conoscerle, qualche sera usciamo insieme, e loro mi parlano di tutte le persone che incontriamo, chi sta con chi ecc
è una situazione molto lword in effetti

in una di queste uscite mi si presenta una ragazza di cui non ricordo nulla, ma che mi piace molto, e che chiaramente è interessata
torno a casa con quella specie di moderata euforia che prende quando c'è la prospettiva di una storia in vista - ma ancora in fase senza impegno

il giorno successivo torno al negozio, e le mie amiche mi mettono un po' in guardia dalla tipa, che conoscono ma non è esattamente del loro giro
e poi una del gruppo pure ci sta un po' provando con me, anche se ha un ragazzo molto carino e molto gay-friendly

sono combattuta, ma comunque intenzionata a proseguire la conoscenza con la tipa della sera prima

a un certo punto siamo tutte raccolte intorno alla sezione delle felpe con cerniera davanti che andavano al liceo, molto inglesi, quelle che miriam sosteneva stessero bene solo alle ragazze senza tette perchè altrimenti fanno delle pieghe strane
proviamo le varie felpe, e vediamo la mia spasimante entrare in negozio
cammina distrattamente, senza apparentemente notare la nostra presenza

nessuno la saluta, ma a me pare scortese far finta di nulla, quindi le dico 'ehi, ciao'
le altre mi lanciano occhiate un po' in tralice, ma lei si ferma a salutarmi, e poi mi chiede se voglio andare con lei non so dove a provare degli orecchini forse
declino l'offerta per non offendere le mie amiche, con più garbo possibile, e lei se ne va e mi dice tipo 'ci vediamo'
mi sento un po' stronza
andiamo ancora a scuola
compito in classe di matematica
compagni anonimi, tranne miriam, una sua amica che io non conosco, e una che assomiglia incredibilmente a marta bocca ed è la prima della classe
nessuno sa niente di mate, tranne lei
e siccome è buona diffonde le risposte giuste
solo che viene beccata mentre sta per passare il compito a miriam
ma il prof non capisce chi stesse aiutanto, e quando glielo chiede la pseudo marta non risponde, per non fare la spia, così viene rimproverata/punita/sarcazzo soltanto lei, e il resto della classe si salva
trovo molto nobile il suo gesto
intanto miriam sta provando delle giacche
si prova anche la felpa della tuta della pseudo marta, una di quelle tipiche che si metteva tipo in prima o in seconda
io dico a miriam che non mi sembra il caso di prendere la felpa di marta, visto che ha già fatto tanto per noi
così miri tira fuori quella vecchissima giacca-piumino marrone, con il logo a forma di donnina rossa, quella che io detestavo tanto
la sua amica la guarda con aria di moderata approvazione, ma io le dico che è terribile, quindi si toglie anche quella e prosegue con le prove
casa di francesca, che però è casa di lascivia
siamo sul divano, e diciamo le solite cose da fase demenziale della serata, quella in cui ridiamo di tutto e io tendo a perdere l'equilibrio
stiamo facendo delle scommesse, o forse dei patti soros, e io sono in vantaggio
lasci mi dice '0k, cosa vuoi?', e io gli rispondo che voglio un bacio
ho come l'impressione che avesse qualcosa a che vedere con la bella addormentata, o biancaneve
non credo che lascivia mi prenda in parola, e resto un po' sconcertata quando lui mi dice 'bene, dove lo vuoi?', ma immagino che stia scherzando, quindi gli rispondo di non farmi domande ovvie, o qualcosa del genere
solo che poi lui mi bacia davvero, e adesso siamo accanto allo stereo, dove mi sedevo sempre da piccola a sentire i cd di francesca, e lui mi tiene una mano dietro la nuca, tra i capelli
mi bacia piano sulla bocca, come dire.. con cautela, ecco
io sono un po' nel panico all'inizio, e molto in imbarazzo, perchè insomma, non volevo mica costringerlo a baciarmi
però poi vedo che non sembra disgustato, nè particolarmente riluttante, quindi mi rilasso e inizio a trovarlo divertente
lasci evidentemente se ne accorge, perchè a quel punto si stacca da me e dice che non dobbiamo, o qualcosa del genere
lo mando affanculo tra me e me

sabato 15 settembre 2007

una stazione di campagna, a bologna, con la grafica di quella di lodi

e ugo e sebastiano che devono prendere un treno per roma

treni che si muovono quando dovrebbero essere fermi, che vanno verso le destinazioni sbagliate, che sono pieni di gente quando dovrebbero essere vuoti, temo di non farcela
qualcuno mi dice che vips ha mollato tutto ed è andato a vivere a parigi

penso che lui e miriam dovrebbero assolutamente incontrarsi

venerdì 14 settembre 2007

casa di bo
lascivia è venuto a trovarmi, ma se la fa con la mia coinquilina o vicina di casa, non ho ben capito
in ogni caso la cosa mi da sui nervi
così comincio a creare bolle di sapone giganti, del diametro di decine di centimetri
lasci ne è affascinato, e rimane lì ipnotizzato a guardarmi mentre faccio le bolle

sono piuttosto soddisfatta della mia trovata

mercoledì 12 settembre 2007

c'è una specie di festa dell'unità, ma più partecipata, tipo anni '70, stile pci
si svolge in un capannone il cui ingresso da su una via simile a via vistarini, comunque vicino casa
stranamente mi sento a mio agio, come se fossi uno degli organizzatori
è tutto molto impegnato ma anche allegro, senza quel clima di decadenza da festa dell'unità anni '90
e senza zanzare

sono seduta in un angolo, e c'è quest'uomo meraviglioso, di cui sono chiaramente innamorata
non somiglia a nessuno che conosco, è alto, magro ma non troppo, con dei capelli castani, ricci ma non riccissimi, diversi da quelli di lascivia, più chiari e soffici, e un po' più corti
stiamo insieme credo, e provo per lui un trasporto inaudito, come i primi mesi con krev

però è più grande di me, non di molto, solo un po'
e con lui provo questa sensazione stranissima, sconosciuta ma troppo bella
mi fa sentire allo stesso tempo piena di entusiasmo e protetta, e nutro una smisurata stima nei suoi confronti, sia a livello intellettuale che umano
ha un maglione di lana un po' spessa, a collo alto, con la cerniera sul collo
credo rivesta una ruolo importante, nel partito o quello che è, pur senza comandare nulla di particolare

ci sono delle piccole fialette di droga, minuscole anzi
si bevono, non sono vietate, perlomeno non lì dentro, ma non si trovano facilmente
hanno un ottimo sapore e fanno un effetto molto bello, anche se non allucinogeno
sono lì nel mio angolo a bermi le fialette, arriva lui e me ne offre una più grande
mi sorride e stiamo lì abbracciati, anche se so che deve andare in giro per il capannone a gestire cose

sono veramente pazza di lui, sono convinta che sia l'uomo della mia vita, e so che anche lui pensa le stesse cose di me

abbiamo sicuramente una missione in comune

giovedì 6 settembre 2007

venezia, una zona che non ho mai visto e che in effetti non penso esista
festività imprecisata, ma di quelle brulicanti di persone, tipo carnevale o vacanze di pasqua
in giro con mamma, pa e francesca
deve esserci un qualche tipo di sfilata lungo la strada, gente assiepata, lag, fastidio totale
però vabè, siamo in vacanza, cerco di rilassarmi
nonchè di trarmi fuori il prima possibile dalla calca

arriviamo in una piazzetta relativamente tranquilla, qualche bar, alberi al centro, e un museo in un angolo
entusiasmo, entriamo
la coda alla cassa non promette affatto bene
scopriamo infine cosa si espone, in questo museo: i cimeli della famiglia reale inglese
con, fiore all'occhiello, collezione di suppellettili appartenute alla principessa diana

vabè, magari ci facciamo un giro nel museo in attesa che la folla per strada sciami via, e poi riprendiamo il giro
alla cassa scopro che per ammirare quelle meraviglie del creato bisogna sborsare 10 euro a testa
prendo in mano la situazione e dichiaro alla cassiera, che ha una faccia che solo a vederla fa venire voglia di picchiarla, che non intendiamo acquistare il biglietto, e faccio per allontanarmi con i tre parenti al seguito

lei però mi apostrofa con tono assolutamente insopportabile, dicendo in sostanza che i pezzi conservati valgono il prezzo del biglietto e che non capiamo il valore dell'arte o qualcosa di simile
e vabè, è come sventolarmi un fazzoletto rosso davanti agli occhi
mi giro e le illustro, avvelenata, la situazione dei musei statali italiani, completa di elenco dei principali capolavori contenuti in ciascuno di essi e delle riduzioni di prezzo per studenti, insegnanti, minorenni, gruppi e ultrasessantacinquenni
dopodichè trascino via gli altri tre, di fronte ad uno sconcertato pubblico di wannabe visitatori ordinatamente in coda per l'acquisto del biglietto

ci fermiamo nell'atrio, su delle panchette di legno, forse ad aspettare pa che è andato al bagno
io sono lì ancora fumante, quando mi si avvicinano delle signore inglesi che cautamente manifestano il loro sostegno alla mia causa
francesca dice che all'estero ci si approfitta meno dei turisti
poi arrivano anche due pastori (di pecore, non di anime) e dicono che loro il museo l'hanno visitato ma sono stati trattati malissimo dai custodi, perchè erano pastori

pa ci raggiunge e decidiamo di ammazzare il tempo con un aperitivo nella piazzetta alberata
raduno a casa di vips
dal balcone vedo un luna park enorme, con le montagne russe più belle che abbia mai visto
imploro gli altri di portarmici dopo cena
sono possibilitsti, io non sto più nella pelle

per il momento in ogni caso decidiamo che ordineremo delle pizze
nel frattempo vips ci mostra il suo nuovo pc
è l'ultimo grido della tecnologia
sopra c'è installato vista

vips ci spiega che il sistema operativo richiede talmente impegno da parte del pc che è stato costretto ad installare delle ventole supplementari, apposta per far girare vista senza fondere il pc
le ha addirittura dovute collegare col balcone, tipo condizionatore
vado fuori a dare un'occhiata
il getto d'aria emesso dalle ventole è talmente potente che combatte la forza di gravità
così provo a sedermici sopra (sopra l'aria intendo)
funziona

fluttuo
riesco anche a muovermi verso l'alto e verso il basso, come i sub quando regolano quella specie di giubbotto che li tiene sospesi nell'acqua all'altezza desiderata
però a me basta il pensiero, e quelle fantastiche ventole del pc di vips

ora sono seriamente in crisi: non so se passare il resto della serata a galleggiare sul balcone o se andare a provare le montagne russe del luna park

martedì 4 settembre 2007

devo andare alla pinacoteca ambrosiana
penso alla strada da fare, chiudo gli occhi e quando li riapro mi trovo all'estremità di piazza del duomo
davanti a me, al posto di via degli orefici, una volta si apre su quella che non saprei definire se non come una chiesa gotica progettata da bernardo buontalenti in stile grotta di boboli, completamente fatta di fango, con qualche ciuffo di edera che spunta qua e là sulla facciata
sono sinceramente impressionata, e manifesto la mia meraviglia a mamma e pa, che nel frattempo mi sono comparsi a fianco

nel dirigerci in pinacoteca vengo assalita da un gruppo di mendicanti
faccio per dargli dei soldi, ma una donna si avvicina a me e cerca di strapparmi l'orologio a cipolla sovietico che porto al collo, dono di papà a cui scopro di essere molto affezionata e non voglio mollare
la catenella che lo tiene legato si spezza, ma io lotto per trattenerlo, offrendo in cambio alla donna le mie elemosine, che peraltro sicuramente valgono più di dell'orologio
alla fine riesco a liberarmi ed entriamo all'ambrosiana

una volta usciti ci ritroviamo sotto un portico romanico-lombardo
ci sono degli uomini slavi che cercano di venderci delle mappe geografiche
inizio a pensare che visitare musei stia diventando una pratica davvero un po' stressante

poi in una stanza buia con miriam
mi parla della pancia di sara, di quanto è bella e grande
dice che forse essere incinta è davvero un'esperienza che andrebbe provata nella vita

in un parco che sembra l'isola carolina, ma molto più grande, si sta organizzando un raduno di ifsv
il della ha progettato una casa di bambola che, premendo un tasto nascosto in una minuscola credenza di legno bianco, si anima e ti trasporta all'interno della fiaba desiderata

io lo premo e mi ritrovo a casa di giopep e rumika, ma la casa ha una grafica diversa dal solito
la gente sta arrivando, il raduno sta per cominciare, forse è prevista la proiezione di un film perchè siamo tutti seduti in una stanzetta buia
chiacchere da avvio di raduno, molto rilassanti

sono su una strada tipo tangenziale, ma in un quartiere elegante
la città è un incrocio tra roma e milano
c'è un'hotel dall'altra parte della strada, una costruzione ottocentesca piuttosto eclettica, dipinta di rosso, con enormi finestre e soffitti altissimi
entro, ordino champagne e lo bevo insieme ad un'adolescente molto affascinante e pazza
ci portano bicchieri che sembrano fatti per la birra, li rimando indietro, voglio i calici di cristallo
una volta ottenuti, saliamo con bicchieri e bottiglie in cima ad una specie di lampadario
quando guardo giù la hall è sparita, in compenso vedo il tavolo della cucina di francesca

ora ci sono due ragazzine accanto a me, siamo stese in un letto e fumiamo
mi passano una sigaretta arrotolata a mano, dal contenuto incerto
mi giro e alla mia destra è seduto pa

cortile di casa a lodi, papà torna da un giro in canoa/gara di pesca, una specie di competizione dove il pubblico dalle rive del fiume tende trabocchetti ai partecipanti
sono con miriam, lo vediamo arrivare fluttuando a circa mezzo metro da terra
chiediamo spiegazioni, ma lui sostiene di essere seduto in barca

non vedo nessuna barca
lascivia sul balcone di casa a lodi, insieme a mamma e francesca
papà è in casa ma sta guardando la tv in soggiorno, anche se ogni tanto fa capolino
sera di fine estate, fuori è già buio
mamma offre a lascivia del salame e della salsiccia su piatti di plastica, senza affettarli perchè sa che gli piace mangiarli a morsi
lui è a suo agio, parla con loro mentre mangia e sembra contento
io presenzio alla scena in silenzio

poi scendiamo in strada, e la città è un incrocio tra lodi e bologna, ma quello dove ci troviamo è chiaramente l'incrocio di via defendente
attraversiamo la strada
nel buio vedo solo le aiuole e i platani
iniziamo a camminare, e la strada è diventata una periferia bolognese che somiglia vagamente alla faustina
suppongo che lasci abbia la macchina parcheggiata lì
lui a un certo punto si ferma, mi prende le mani e inizia a darmi tanti piccoli baci sui polsi, all'interno, nel punto in cui si vedono le vene
gli chiedo perchè lo stia facendo, e mi risponde che il nostro è un amore platonico

siamo di nuovo sotto i platani di via defendente, e io devo tornare a casa perchè si è fatto tardi
saluto lascivia dandogli tanti piccoli baci su una guancia
lui mi dice che non dovrei farlo

il panorama torna quello di bologna, il quartiere è quello dietro casa ma è completamente diverso dal vero, pur essendomi perfettamente familiare
sono in macchina con mamma, e dobbiamo raggiungere casa
lei è abbastanza tranquilla, ma pensa di sapere la strada, quindi invece che seguire le mie indicazioni fa di testa sua e si trova in un parcheggio, contromano

una signora di mezza età, bassa, con i capelli castano chiaro un po' cotonati, si avvicina alla macchina
non c'è nessun altro in giro
capisco che vuole chiederci delle informazioni sulla strada, ma mamma mette in moto e fa per allontanarsi
le dico di fermarsi ma non mi ascolta
la signora a piedi sembra presa dal panico, ci rincorre e urla 'meridionali', pronunciandolo con il tono di una che sta dicendo una parola d'ordine per convincerci a darle ascolto
incarico di storia dell'arte
missione in una palude, devo fare delle ricerche
arriva una ragazza sottile e pallida
nella palude le azioni sembrano entrare in loop, e mi ritrovo a rivivere le stesse scene diverse volte
la sconosciuta cerca di sedurmi, ma so che è una trappola
questo non mi impedisce di cedere alle sue avances
è sopra di me. è molto leggera, nuda
la palude è color seppia, e io ci sono stesa dentro, ma la cosa non mi disturba
poi il terreno inizia a scorrere, come se fosse un tappeto che qualcuno sta tirando a sè
si forma una grossa duna, o forse c'era già, e io vengo trascinata verso l'alto
la ragazza è scomparsa
l'ascensione si ripete diverse volte, come tutto il resto, ma mi rendo conto che c'è qualcosa che non va
angoscia

ci sono delle persone che mi rincorrono
ci sono miriam e manusch, e andiamo ancora al liceo
anche loro stanno scappando, ci incontriamo brevemente ma poi ognuna riprende per la sua strada
il mio unico pensiero è salvarmi, e per farlo cerco di salire più in alto che posso
ci troviamo in un palazzo antico, con grandi sale e stucchi rococò
miriam e manusch in cima allo scalone d'onore si lanciano nella galleria sulla sinistra, io continuo a salire, lungo scale di legno scuro, sempre più strette, e i gradini scricchiolano sotto i miei passi
arrivata in cima apro una porta minuscola e mi trovo in una piccola anticamera dipinta di bianco
c'è un grande specchio in un angolo, con una cornice di legno dorato, che si trasforma a tratti in un cavalletto da pittore, mantenendo le medesime dimensioni e decorazioni
mi nascondo lì dietro, e sento gli inseguitori avvicinarsi
entrano nell'anticamera da una porta diversa, che da sul ballatoio principale

esco dal mio nascondiglio e li colpisco con una spranga
Wrap your troubles in dreams
send them all away
Put them in a bottle and
across the seas they'll stay

Speak not of misfortune
speak not of your woes
Just steel yourself for holy death
crouching by the door

Writhe and sway to music's pain
searing with asides
Caress death with a lover's touch
for it shall be your bride

Wrap your troubles in dreams
send them all away
Put them in a bottle
and across the seas they'll stay

Slash the golden whip it snaps
across the lovers' sides
The earth trembles without remorse
preparing for to die

Salty ocean waves and sprays
come crashing to the shore
Bullies kick and kill young loves
down on barroom floors

Wrap your troubles in dreams
send them all away
Put them in a bottle
and across the seas they'll stay

Violence echoes through the land
and heart of every man
The knife stabs existent wounds
pus runs through matted hair

The gleaming knife cuts early
through the midnight air
Cutting entrails in its path
blood runs without care

Excrements filters through the brain
hatred bends the spine
Filth covers the body pores
to be cleansed by dying time

Wrap your troubles in dreams
send them all away
Put them in a bottle
and across the seas they'll stay