martedì 30 ottobre 2007

sono con soriana, nico e gabriel su un declivio erboso
è notte, ma credo ci sia la luna piena perchè si vede bene
so che non dovremmo trovarci lì, per qualche motivo ci è stato proibito
ci caliamo in una buca nel terreno, che porta ad una stanza sotterranea
o forse è da lì che siamo arrivati sul prato
ci sono altre persone nel sottosuolo, invisibili ma complici, che ricordano vagamente la gente delle feste in porta santo stefano
facciamo parte o comunque siamo affiliati a un qualche tipo di organizzazione segreta, e siamo lì per cercare di evocare qualcosa credo
io e soriana iniziamo a ballare sotto la luna come fossimo menadi
il rito è cominciato

mi sveglio

penso che sia proprio un bel sogno da raccontare, poi mi metto a vedere un film
il film ha un titolo che non riesco a ricordare, ma è composto di più parole tra cui una che inizia per A, e contiene un'indicazione di quantità
il film si rivela la versione cinematografica del mio sogno

sono molto impressionata dalla coincidenza, e dato che devo andare a trovare lascivia decido di portarmi il dvd con me per mostrarglielo

con lasci sono in una stanza che somiglia vagamente alla casa di bologna, ma è costituita solo da un telo per proiezioni cinematografiche e un materasso con coperte, sotto cui ci infiliamo dopo aver fatto partire il film

il film narra la storia di ragazzi che frequentano un college negli anni 50, e vengono portati in vacanza da qualche parte in mezzo alle foreste
o forse quella è semplicemente la sede estiva delle lezioni
fatto sta che gli studenti conoscono quei luoghi, e le varie parti del college sono spalmate in diversi piccoli paesi poco distanti l'uno dall'altro, ma raggiungibili solo attraversando il bosco, a piedi o con delle jeep su cui si muovono le guardie forestali

di notte c'è il coprifuoco, e bisogna rientrare tutti nei dormitori
ma un gruppetto di ragazzi decidono di trascorrere una notte fuori per svelare i segreti di una misteriosa grotta che si trova al di sotto della foresta e pare abbia il potere di evocare creature magiche
io faccio parte di quel gruppo
raggiungiamo il paese più vicino nel pomeriggio, riuscendo ad eludere la sorveglianza delle guardie forestali
quando cala il buio, ci addentriamo tra gli alberi per raggiungere la grotta e dare inizio al rito

ma il cunicolo che collega la grotta al prato sotto la luna non è vuoto come nel mio sogno: corpi putrefatti ci vengono incontro dall'oscurità, lenti ma inesorabili. non c'è modo di aggirarli, non ci resta che voltarci indietro e iniziare a correre

mi giro verso lasci, e gli chiedo se il film gli stia piacendo
lui ha qualcosa del tizio che mi ha baciato sabato notte, e mi guarda con una faccia strana, a lungo, prima di confessarmi che quello è in realtà il suo film preferito
sono sconcertata dall'ennesima coincidenza (anche perchè si tratta chiaramente di un film vecchio e sconosciuto ai più), comunque continuiamo a guardarmi mentre indietreggio nel tentativo di sottrarmi ai cadaveri
io torno a stendermi su un fianco, dando le spalle a lasci

lo sento muoversi dietro di me, e lentamente passarmi un braccio attorno alla vita, stringendomi a sè
non oso voltarmi, ma sollevo una mano all'indietro, e gli carezzo i capelli passandogli le dita attraverso

lascivia si allontana da me

giovedì 18 ottobre 2007

troppe cose da fare e ansia di non farcela

vado da lucco per la tesi e mi dice che devo recitare tra un paio di giorni in una specie di sacra rappresentazione organizzata dall'oratorio di santa maria del sole

nel frattempo mi presento a un appello, e incrocio flx, bovati e il della che vanno a fare il test per l'hiv, perchè in effetti siamo in un ospedale
gli dicono che i risultati arrivano in quattro giorni
flx attacca un pupazzetto di bart simpson sullo stipite della porta come simbolo scaramantico
bart simpson è fatto di pezza e si regge con delle strisce di velcro
l'infermiera dice al della che potrebbe avere l'epatite c, ma probabilmente no

poco dopo mi trovo a salire in una soffitta enorme, circolare, col pavimento di legno, completamente buia, insieme a gente di zhi

abbiamo delle spade laser in mano, e in quel buio totale è divertentissimo usarle
è un pvp molto amichevole comunque

mi sposto verso il fondo della sala, e trovo xenophobia
mi avvicino per parlargli, ma lui mi dice 'ho appena fatto una puzzetta' e mi suggerisce di allontanarmi, così vado a chiaccherare con wasko, che si è seduto dalla parte opposta della soffitta e si sta riposando

i personaggi del raduno però cambiano, ed è di nuovo ifsv
riecco flx, bovati e il della
nudi, stavolta
come me e miriam, che è semidistesa addosso a me
penso 'speriamo che wasko non ci veda, si scandalizzerebbe'

comunque mi accorgo che miriam ha il pisello
ma è sicuramente miriam, tutto il resto corrisponde
penso 'che sorpresa'
ma gli altri non sembrano turbati da questo particolare e si comportano come se nulla fosse, quindi decido di adeguarmi, anche se devo ammettere che sono un po' delusa

interviene fuori campo la voce del papà di miriam, che ci parla della riforma del welfare

ora sono in una biblioteca dell'università, che però sembra un po' la biblioteca di lodi, è molto piccola e intima, al posto dei tavoli ci sono divani e poltrone
ho di nuovo paura di non farcela a preparare tutti gli esami, la tesi e pure la mia parte nella sacra rappresentazione di lucco
finisco per addormentarmi, stanchissima, sulla poltrona dove cercavo di studiare

arriva sera, la biblioteca sta chiudendo e mi sveglia il rumore delle persone che se ne vanno

merda, avevo appuntamento con lascivia
mentre sono lì che cerco di svegliarmi un ragazzo molto carino mi si avvicina con l'aria di volermi parlare.. ha i capelli mossi ma non troppo, sembra molto dolce

ma in quel momento arriva lasci, e il ragazzo carino si allontana quando lo vede venire verso di me. lasci dice che mi ha aspettato per ore fuori dalla biblioteca, e io mi scuso e gli spiego che mi ero addormentata

usciamo insieme nella sera d'inverno

mercoledì 17 ottobre 2007

situazione tipo campus universitario, un po' america

uno dei nostri professori, uno scienziato, viene screditato dai colleghi perchè pare che oltre ad avere teorie bizzarre posi anche per foto porno. assomiglia a rocco mazzeo, e noi siamo un po' dispiaciuti per lui perchè non ci pare il caso di discriminare la gente in base alle foto che si fa fare

studiamo chimica all'aperto, su delle panchine in un parco, leggera ansia da esame imminente
un bambino, forse figlio del prof, girella per il prato sul suo triciclo

poi nel bagno di casa di soriana e nicola
ci siamo io, soriana e sara
io indosso delle calze a rete e sara si diverte a passarci le unghie sopra, visto che si stanno rompendo tutte e lei sembra felice di contribuire al processo di distruzione

a un certo punto sento qualcuno che mi sfiora il collo con un bacio, da dietro
sono sicurissima che sia soriana, ma sono anche molto in imbarazzo e non voglio fare figuracce, quindi mi giro apostrofandola con una qualsiasi frase tipo-scherzo
in realtà mi ha riempito di brividi
lei fa finta di niente, penso di aver sprecato un'occasione

poi raccolgo pezzi di unghie appena tagliate da terra, le riattacco alle mie col super attack e insieme a sara e soriana le dipingo metà di verde e metà di viola (dividendole in orizzontale)

domenica 14 ottobre 2007

in macchina con lascivia, a lodi, direzione faustina
ascoltiamo un suo cd

ad un certo punto, all'altezza di un semaforo che non penso esista più da anni, sostituito da una rotonda, parte kick it di peaches
però in questa versione non sono peaches e iggy pop a cantare, ma uno di quei gruppi che piacciono a lasci
lui sostiene che quella sia la versione originale della canzone, e quella di peaches una cover
in ogni caso è molto bella

domenica 7 ottobre 2007

è il mio compleanno

ho organizzato una festa invitando tutti, ma proprio tutti.. anche persone che non sapevo di conoscere in effetti, però magari sono ex compagne del corso di danza classica di cui ho ormai perso memoria

la festa si svolge di sera, nella casa di bologna, che è ovviamente affollatissima di gente
la conti si fa promotrice delle istanze dei vicini di casa turbati dal rumore e viene a dirci di non fare baccano
lo prendiamo tutti come il rimprovero di una prof di matematica troppo buona, e continuiamo imperterriti. io però sono un po' mortificata

poi con lascivia abbandoniamo la festa perchè lui deve andare e io lo accompagno
le strade sono quelle di lodi, e in via san francesco troviamo barbara, con una canottiera verde acqua e dei pantaloni bianchi attillati, che evidenziano una evidente mancanza di mutande

ci fermiamo a parlare con lei, e quando se ne va lasci mi dice che miriam è una gran figa, ma forse forse barbara la batte, manifestando l'intenzione di farsele entrambe, prima o poi
io sono gelosa, anche se non so bene di chi, probabilmente di tutti e tre, e dico a lasci che barbara è stata il mio primo amore e di non pensarci neppure

colpo di scena: lascivia ha una macchina, con cui si offre di riaccompagnarmi a casa. mi guardo bene dal dirgli che abito a 200 metri in linea d'aria da dove ci troviamo e salgo con lui
è notte fonda, lasci mi dice che deve sbrigare un paio di commissioni vicino casa mia e imbocca di filato il ponte dell'adda
mi astengo dal fargli notare che abito sulla sponda opposta
dopo svariati chilometri di ponte arriviamo nell'equivalente del quartiere revellino, che però ha un'atmosfera da sobborgo di film di lynch
lasci mi chiede dove sia casa mia, e a quel punto gli dico che sta da tutt'altra parte, quindi si rassegna a portarmi con sè, dovunque sia diretto

raggiungiamo un parchetto immerso nell'oscurità, dove i suoi amici lo attendono. ne riconosco alcuni di quelli che erano alla sua laurea e loro mi salutano, cortesemente ma un po' distaccati
inizio a sentirmi a disagio
lasci prende da uno degli astanti una notevole manciata di erba, e inizia a preparare una canna
forse rendendosi conto del mio imbarazzo mi dice cose molto carine, e poi si leva il cappello che ha in testa (un atroce berretto da baseball, nero e logoro) e me lo regala
sono sconvolta dalla portata del gesto, visto che quel cappello è il suo segno distintivo, e lo accetto con reverenza, come fosse una specie di reliquia

ora sono felice, anche se ogni tanto passa la polizia e cerca pretesti per cacciarci dal parco, che però è un luogo pubblico e ha i cancelli aperti quindi è dura. nessuno presta attenzione alla montagna di erba ammonticchiata in un angolo, forse perchè si confonde con quella del parco

lasci ha appena acceso la prima canna quando arriva una macchina e scendono i miei genitori, dicendomi che sono le quattro di notte e sono venuti a prendermi perchè è ora di andare a casa

mi sento veramente in imbarazzo, dico ai miei che mi avrebbe riaccompagnato lui, che non c'era nessun bisogno di venirmi a prendere, che dovrebbero essere a letto a quell'ora ecc
comunque mi tocca andare con loro
vado a salutare lasci e i suoi amici, che mi offrono un tiro prima di andare, sotto lo sguardo di leggero rimprovero di papà

stiamo entrando nel cancello di casa, io sono seduta in macchina con il mio cappello-reliquia in mano, e mi dico che tutto sommato non è stato un brutto compleanno




[doverosa nota: lascivia nel mondo reale non si sognerebbe mai di andare in giro con un berretto da baseball in testa. almeno, spero]
sono uno di quei personaggi di xfiles che lavorano tipo per la nasa e devono salvare il mondo perchè sono buoni ma hanno dei superiori posseduti dagli alieni o cose del genere

il mio laboratorio supertecnologico sta a crema

io sono a lodi, e devo raggiungerlo in fretta perchè il mondo è in pericolo
solo che non ci sono autobus per crema, e io non ho la macchina
così vedo un treno merci fermo alla stazione e ci salto sopra, aggrappandomi a una specie di scaletta di ferro
il treno riparte, e io sento l'aria tra i capelli e sulla faccia
è una sensazione bellissima, e mi dico che tutti i regionali dovrebbero essere così (per fortuna è l'inizio di settembre e c'è un bel sole)

comunque il treno si ferma ad un incrocio, e ci sono delle persone sulla strada
tra queste miss perfettini, che mi vede appesa lì e corre a denunciarmi
poco più avanti il treno viene fatto rallentare e la polizia mi cerca per farmi scendere
ma io non ne ho nessuna intenzione, e con l'aiuto della maestra fulvia mi nascondo sotto un carico di fieno (che non mi è ben chiaro come faccia a non volare via)

il treno riparte e costeggia campi di mais e filari di pioppi, panorama bucolico-padano, molto intonato al mio nascondiglio in effetti

finalmente arriviamo al laboratorio supersegreto, che pur essendo supersegreto ha una stazione ferroviaria al suo interno

scendo e corro ad avvisare il capo del pericolo imminente, ma lui ovviamente non mi da retta perchè è uno arrivato da poco, arrogante e americano

a questo punto per fortuna viene in mio aiuto jack sparrow, e la fine del mondo è per il momento scongiurata
in cortile con mamma e papà
pa mi fa arrabbiare e gli do uno schiaffo
lui fa la faccia tipo indignata e me ne da due, ma piano
poi dice che non è carino non coinvolgere mamma nel gioco, e da uno schiaffettino anche a lei
poi cerchiamo di convincere mamma a ridarglielo indietro, ma è un'impresa disperata
poi io dovrei darlo a mamma ma non ne ho proprio intenzione
sono a kapikiri
un po' turista, un po' investigatore
anzichè essere un villaggio turco è una bella cittadina dall'aria nordica, con un fiume che scorre sotto il castello e resti di quello che sembrerebbe un acquedotto romano in mezzo al lago
adoro questo posto

lunedì 1 ottobre 2007

un posto un po' francese un po' toscano, in cima a una collina e raggiungibile praticamente solo a piedi attraverso sentieri

salgo fino in cima con ma, pa e francesca credo, per vedere delle stanze affrescate dal pollaiolo

ma alla biglietteria vogliono la carta d'identità per entrare, e io non ce l'ho perchè mi è stata rubata durante il sogno precedente, dove una donna cercava di introdursi in casa e io poi la rincorrevo in bicicletta sul lungo adda

così dico alla cassiera, molto francese, che ho solo la carta d'identità precedente, e ne tiro fuori una del 1998 o giù di lì. lei non vuole accettarla e litighiamo.

io decido che voglio vedere comunque gli affreschi e mi intrufolo di nascosto nelle stanze, che sono effettivamente molto belle. poi arrivano dei custodi che cercano di trascinarmi fuori, ma io mi butto a terra e faccio il peso morto come se fossi in una manifestazione per i diritti civili.

i miei cercano di ricondurmi alla ragione, ma io sono veramente offesa per l'atteggiamento che ha assunto il sistema nei miei confronti, e persisto nella mia resistenza passiva
un gioco di ruolo meraviglioso, stile d&d ma molto più tecnologizzato

ci sto giocando con lasci credo, e altre persone in una situazione tipo raduno

il gioco funziona così: scegli un personaggio, una persona reale, e decidi cosa farle fare
c'è uno schermo sul pavimento, come se fosse il tabellone di un gioco da tavolo, dove vedi il tuo personaggio in carne e ossa fare ciò che hai deciso, un po' come dirigere un film istantaneo con attori tuoi conoscenti

io decido di usare vips, e gli faccio sedurre ken.. e una volta finito con ken, decido che al prossimo turno sarà la volta di roro

è un gioco veramente divertentissimo, anche se non ho ben capito se i personaggi quelle cose le facciano realmente o si tratti solo di una simulazione molto ben fatta e verosimile
brescia, ma con la grafica di un posto collinare e di campagna
vegetazione folta ma più da pianura, un binario del treno che corre tra i cespugli sul fianco del pendio, niente case

credo di dover vedere kerson, forse ho una specie di appuntamento perchè mi chiedo come reagirà lascivia, se mi biasimerà molto ecc

ma devo già riprendere il treno per milano, il treno che passa tra i cespugli e non fa una vera e propria fermata.. rallenta quando vede passeggeri accanto al binario, e si prende al volo aggrappandosi a delle pensiline esterne

dopo essere salita il treno attraversa uno spiazzo con delle persone
mentre passiamo gli astanti mi chiedono dove sia diretto, e quando gli dico che è quello per milano iniziano a correre per saltarci sopra, lamentandosi per gli orari che cambiano continuamente

è tutto molto agreste