martedì 4 settembre 2007

devo andare alla pinacoteca ambrosiana
penso alla strada da fare, chiudo gli occhi e quando li riapro mi trovo all'estremità di piazza del duomo
davanti a me, al posto di via degli orefici, una volta si apre su quella che non saprei definire se non come una chiesa gotica progettata da bernardo buontalenti in stile grotta di boboli, completamente fatta di fango, con qualche ciuffo di edera che spunta qua e là sulla facciata
sono sinceramente impressionata, e manifesto la mia meraviglia a mamma e pa, che nel frattempo mi sono comparsi a fianco

nel dirigerci in pinacoteca vengo assalita da un gruppo di mendicanti
faccio per dargli dei soldi, ma una donna si avvicina a me e cerca di strapparmi l'orologio a cipolla sovietico che porto al collo, dono di papà a cui scopro di essere molto affezionata e non voglio mollare
la catenella che lo tiene legato si spezza, ma io lotto per trattenerlo, offrendo in cambio alla donna le mie elemosine, che peraltro sicuramente valgono più di dell'orologio
alla fine riesco a liberarmi ed entriamo all'ambrosiana

una volta usciti ci ritroviamo sotto un portico romanico-lombardo
ci sono degli uomini slavi che cercano di venderci delle mappe geografiche
inizio a pensare che visitare musei stia diventando una pratica davvero un po' stressante

poi in una stanza buia con miriam
mi parla della pancia di sara, di quanto è bella e grande
dice che forse essere incinta è davvero un'esperienza che andrebbe provata nella vita

in un parco che sembra l'isola carolina, ma molto più grande, si sta organizzando un raduno di ifsv
il della ha progettato una casa di bambola che, premendo un tasto nascosto in una minuscola credenza di legno bianco, si anima e ti trasporta all'interno della fiaba desiderata

io lo premo e mi ritrovo a casa di giopep e rumika, ma la casa ha una grafica diversa dal solito
la gente sta arrivando, il raduno sta per cominciare, forse è prevista la proiezione di un film perchè siamo tutti seduti in una stanzetta buia
chiacchere da avvio di raduno, molto rilassanti

sono su una strada tipo tangenziale, ma in un quartiere elegante
la città è un incrocio tra roma e milano
c'è un'hotel dall'altra parte della strada, una costruzione ottocentesca piuttosto eclettica, dipinta di rosso, con enormi finestre e soffitti altissimi
entro, ordino champagne e lo bevo insieme ad un'adolescente molto affascinante e pazza
ci portano bicchieri che sembrano fatti per la birra, li rimando indietro, voglio i calici di cristallo
una volta ottenuti, saliamo con bicchieri e bottiglie in cima ad una specie di lampadario
quando guardo giù la hall è sparita, in compenso vedo il tavolo della cucina di francesca

ora ci sono due ragazzine accanto a me, siamo stese in un letto e fumiamo
mi passano una sigaretta arrotolata a mano, dal contenuto incerto
mi giro e alla mia destra è seduto pa

cortile di casa a lodi, papà torna da un giro in canoa/gara di pesca, una specie di competizione dove il pubblico dalle rive del fiume tende trabocchetti ai partecipanti
sono con miriam, lo vediamo arrivare fluttuando a circa mezzo metro da terra
chiediamo spiegazioni, ma lui sostiene di essere seduto in barca

non vedo nessuna barca

1 commento:

Miriam ha detto...

Tuo padre che flutta e sostiene di essere in canoa è meraviglioso.

j.